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Rappresentazione visiva dell'articolo: Come diventare finanziariamente invulnerabili (senza farsi fregare dal tallone d'Achille)

C’era una volta Achille. Un tizio greco con un curriculum piuttosto impressionante: eroe, guerriero imbattibile, mascotte dei poemi epici. Sua madre, donna previdente, pensò bene di immergerlo nel fiume Stige per renderlo invulnerabile, ma – come spesso accade nei momenti decisivi – si lasciò sfuggire un dettaglio: il tallone da cui lo teneva. Risultato? Una freccia ben assestata e arrivederci eroe.

Ora, tu non combatti guerre con spade e cavalli, ma permettimi la domanda: sei certo di non avere anche tu un tallone d’Achille finanziario?

Nel mio mestiere – che si occupa meno di elmi e più di numeri – ne ho visti tanti di “Achille moderni”. Persone brillanti, disciplinate, apparentemente inattaccabili… fino al primo imprevisto. Che, guarda caso, arriva sempre con una puntualità svizzera nei momenti meno opportuni.

La verità è che quasi nessuno ama confrontarsi con le proprie fragilità. Richiede onestà, introspezione e – diciamolo – una buona dose di coraggio. È molto più semplice ignorare il rischio finché non bussa alla porta, vestito da incidente, malattia, crisi economica o semplicemente da “qualcosa che non avevo previsto”.

Eppure, è proprio quando “va tutto bene” che bisogna guardare sotto la superficie.

Ti sarà già successo: lavoro regolare, risparmi messi da parte, una casa di proprietà, magari pure qualche investimento ben fatto. Ti senti al sicuro. Ma lo sei davvero?

Ti faccio un esempio concreto. Quante volte ho incontrato persone tormentate da un investimento di 50.000 euro che balla un po’ col mercato… e poi completamente serene riguardo a una casa da 300.000 euro non assicurata contro eventi atmosferici, terremoti o altri amabili fenomeni tipici del nostro Bel Paese? Non è ironico?

E i dati sono impietosi: solo il 6% delle case italiane è protetto contro eventi climatici estremi, mentre il 75% si trova in zone a rischio idrogeologico. Tradotto: c’è gente che dorme tranquilla in una casa posata su una bomba ad orologeria… ma ha paura della volatilità di un portafoglio bilanciato.

E poi ci sono gli imprevisti personali: salute, lavoro, famiglia. Un infortunio, una malattia, uno stop forzato, il datore di lavoro in crisi, e il flusso di reddito che pareva eterno si blocca di colpo. I conti corrono, il tempo no. E lì, ahimè, non c’è nemmeno bisogno di una freccia. Basta a volte una raccomandata.

Il denaro – come mi piace ricordare – sale con le scale ma scende con l’ascensore. E spesso senza nemmeno premere il tasto.

E allora? Allora serve cambiare prospettiva.

Il mio lavoro – e la ragione per cui esisto professionalmente parlando – non è solo cercare rendimenti. È metterti in condizione di non dover mai implorare liquidità. Di non dover spiegare ai tuoi figli perché un imprevisto ha mandato in fumo vent’anni di lavoro. Di proteggere ciò che conta, prima ancora di farlo crescere.

E quando parlo di protezione, mi riferisco tanto alle soluzioni assicurative – sì, proprio quelle – quanto alla pianificazione patrimoniale nel senso più ampio.

E te lo dico con la massima serenità, perché non vendo polizze danni: faccio consulenza.

Il mio compito è aiutarti a ragionare su ciò che accade quando non accade nulla… perché quando qualcosa accade davvero, è tardi per pensarci.

Essere finanziariamente invulnerabili, infatti, non significa vivere sotto una campana di vetro.

Significa disporre di una struttura che sappia assorbire l’urto senza crollare: un’allocazione efficiente, dove il rischio è scelto (non subìto); risorse suddivise in base alle funzioni e non all’emotività; coperture assicurative selezionate con criterio, senza inutili orpelli e soprattutto, una visione. Tua. Non del mercato.

La buona notizia è che tutto questo si può fare. Serve un’analisi attenta, una strategia pensata, e la volontà di agire oggi, non domani. Sì, oggi. Perché i talloni d’Achille, se ignorati, non restano immobili. Tendono a diventare ginocchia, fianchi, spalle… e a un certo punto ci si ritrova nudi in mezzo al campo di battaglia con una carta prepagata e il mutuo ancora aperto.

Io posso aiutarti a evitare tutto questo. È il mio mestiere, la mia responsabilità.

Quindi, se anche tu pensi che proteggere ciò che ami sia più importante di sperare che non accada mai nulla, non aspettare. Cominciamo a costruire la tua invulnerabilità. Insieme.

E senza dimenticare il tallone.

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