"I miei colleghi lasciano il TFR in azienda. I miei genitori hanno fatto lo stesso. Perché io dovrei fare diversamente?"
Se ti sei mai posto questa domanda, sappi che non sei solo. La gestione del Trattamento di Fine Rapporto (TFR) è spesso considerata una scelta scontata: il 75% dei lavoratori italiani lo lascia in azienda senza pensarci troppo. Ma siamo sicuri che sia davvero la decisione migliore?
La realtà è che la pensione che riceverai potrebbe non essere sufficiente per goderti il meritato riposo, viaggiare e dedicarti ai tuoi progetti. Eppure, c'è un'opportunità che pochi conoscono per aumentare il tuo assegno pensionistico in modo intelligente: usare il TFR a tuo vantaggio.
Le tre trappole del TFR in azienda
1. La stangata fiscale
Se lasci il TFR in azienda, a fine carriera dovrai pagare un'imposta che può arrivare al 30%. Una percentuale altissima che riduce notevolmente la somma che pensavi di ricevere.
Al contrario, se destini il tuo TFR a un fondo pensione, la tassazione si dimezza: si parte dal 15% e può scendere fino al 9%.
2. Vincoli e mancanza di flessibilità
Hai bisogno di una parte del TFR prima della pensione? Lasciandolo in azienda, puoi ottenerlo solo in casi specifici (spese mediche straordinarie, acquisto casa, congedi parentali) e solo se l'azienda può permetterselo.
Nei fondi pensione, invece, hai una maggiore flessibilità di prelievo, con regole chiare e vantaggi concreti.
3. La crescita e il fattore tempo dei tuoi risparmi
Il TFR lasciato in azienda si rivaluta ogni anno con un tasso minimo dell’1,5% più una quota legata all’inflazione. Ma è davvero un buon rendimento? Negli ultimi dieci anni, il TFR in azienda ha reso mediamente il 2,4% annuo. Investito in un comparto azionario di un fondo pensione, invece, ha reso fino al 4,5% annuo. Parlo di comparto azionario in quanto, soprattutto per chi ha ancora molti anni di lavoro davanti, è l'unico comparto di investimento coerente con l'esigenza di lungo termine.
La soluzione: il fondo pensione
Destinare il TFR a un fondo pensione significa:
- Pagare meno tasse, aumentando la somma netta che riceverai.
- Avere più flessibilità, accedendo ai tuoi risparmi in modo più semplice.
- Far crescere il capitale con rendimenti potenzialmente più alti.
Te la faccio breve: con un reddito di circa 40.000€ lordi annui, e versamenti per 30 anni, la differenza di rendimento del 2% tra un TFR lasciato in azienda e uno investito sui mercati azionari all'interno di un fondo pensione, ammonta a circa 50.000€.
La scelta è tua, ma il supporto di un esperto fa la differenza
Capire dove destinare il proprio TFR non è solo una questione tecnica, ma una decisione strategica che incide sul tuo futuro. Un fondo pensione è una scelta che può fare la differenza tra una pensione risicata e una pensione serena.
Non devi fare tutto da solo. Un professionista può aiutarti a trovare la soluzione migliore per il tuo caso specifico.
Se vuoi scoprire come sfruttare al massimo il tuo TFR e costruire un futuro più solido, contattami.
Insieme possiamo trasformare un’abitudine in un’opportunità.