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Rappresentazione visiva dell'articolo: "Quanto costa?" è la domanda sbagliata (quando si parla di assicurazioni)

Siamo sinceri: quante volte ci capita di sentire la solita domanda, sempre lei, sempre uguale.

"Quanto mi costa la polizza?"

Se anche a te è capitato di pensarlo o chiederlo, sappi che sei in folta compagnia.

È una delle domande più gettonate, legittime, naturali... ma anche tra le più fuorvianti.

Viviamo immersi in un flusso continuo di informazioni che, guarda caso, sono sempre uguali nella sostanza: negative, catastrofiche, allarmanti.

Apri un notiziario o scorri un social qualsiasi, e il leitmotiv è sempre lo stesso: disastri naturali, incidenti, truffe, malattie, crisi.

E tutto questo, attenzione, non accade per caso. Le notizie negative hanno un effetto collaterale potentissimo: ci rimangono in testa.

Una buona notizia scivola via come pioggia sulla cerata.

Una cattiva, invece, si imprime come una bruciatura sul fornello acceso.

È lo stesso motivo per cui, se vai dieci volte a cena in un posto e mangi bene, non ne parli a nessuno. Ma basta una volta che servano il vino caldo o la carne fredda, e lo racconti a mezzo paese.

Il nostro cervello è programmato per ricordare ciò che minaccia la nostra sicurezza.

E in fondo, è anche grazie a questo che siamo sopravvissuti come specie.

Eppure, questa consapevolezza – che tutto può accadere, anche ciò che non vorremmo mai – resta spesso sospesa.

Ci sfiora quando sentiamo l’ennesima notizia su una calamità o su qualcuno che "non aveva pensato a proteggersi".

Ci scuote per un attimo, ci spinge a pensare: "Devo fare qualcosa."

Ma poi... poi passa.

Il pensiero si affievolisce, assorbito dalla routine, dalle priorità quotidiane, dalle mille spese che incombono ogni mese: la rata del mutuo, le attività dei figli, le bollette, Netflix, la pizza del sabato, la domenica con gli amici.

Così, quel "Devo fare qualcosa" si arena nella palude del "Ci penserò domani."

E quando finalmente ritorna – magari parlando con un amico o guardando una pubblicità in TV – riemerge la solita, maledettamente rassicurante, domanda:“Quanto mi costa la polizza?”

Ora, permettimi di essere molto diretto: questa è la domanda sbagliata da farsi per cominciare.

O meglio, non è sbagliata in sé – tutti vogliamo sapere quanto costa qualcosa – ma è tragicamente prematura se posta senza prima farsi la domanda giusta:“Cosa voglio davvero proteggere?”

Perché le polizze non sono tutte uguali.

E cercare "la più economica" in ambito assicurativo è come scegliere l’avvocato più economico per un divorzio milionario.

O il chirurgo meno caro per un trapianto delicato.

Una polizza è un contratto. Ma è anche un’idea di protezione.

La differenza tra una copertura ben strutturata e una di basso livello può essere, nei momenti decisivi, enorme.

Per farti un esempio: due polizze casa possono avere nomi simili, ma coperture profondamente diverse. Una ti tutela da ogni danno accessorio, l’altra ti lascia scoperto proprio quando ti serve.

Eppure, molti scelgono in base al prezzo.

E scelgono male.

Peggio ancora, molti evitano di scegliere.

Rimandano, procrastinano, si dicono: "Costa troppo. Non posso permettermela."

Una frase che suona logica, finché non ti chiedi:

Se oggi pensi di non poterti permettere una polizza, come pensi di poterti permettere le conseguenze economiche di un problema serio, improvviso, e ben più costoso?

Questo è il nodo.

Non si tratta di "spendere soldi per una polizza".

Si tratta di difendere tutto ciò che hai costruito fino ad oggi: la tua casa, la tua stabilità, la tua famiglia.

Di fare in modo che un imprevisto – magari improbabile, ma mai impossibile – non azzeri i tuoi sforzi.

Perché non puoi evitare che un evento accada.

Ma puoi evitare che ti rovini.

E questa differenza, spesso, è racchiusa in un contratto ben pensato.

Ti lascio con una riflessione semplice.

Le persone non si assicurano perché pensano che qualcosa accadrà.

Lo fanno perché, se dovesse accadere, non vogliono trovarsi da soli a pagarne il prezzo.


Se anche tu hai quel pensiero che torna ogni tanto – "Devo fare qualcosa" – ma non sai da dove iniziare, il mio lavoro è proprio questo: aiutarti a passare dall’intuizione all’azione, con metodo e visione.Parliamone.

Non per venderti qualcosa, ma per costruire insieme la miglior risposta alla domanda che conta davvero:

"Cosa voglio proteggere a qualunque costo?"

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