So già cosa stai pensando: "Ecco il solito consulente che parla di disgrazie per convincermi a fare una polizza".
Ho indovinato?
Ti capisco.
Il tema della protezione suscita sempre gesti scaramantici e scongiuri di ogni tipo. Ma lascia che ti dica una cosa: non sto scrivendo per venderti una polizza. Ti scrivo per evitarti un errore che io stesso ho commesso in passato.
Anche io, per anni, ho sottovalutato questi argomenti. Li ho snobbati, li ho evitati, ho pensato: "Tanto a me non succederà".
"Esaurire i risparmi? Impossibile, ho un buon lavoro."
"Un imprevisto serio? Difficile, sto attento a tutto."
Eppure, i rischi più pericolosi sono proprio quelli che non consideriamo. E sai qual è il paradosso? Li vediamo accadere agli altri ogni giorno. Quando sentiamo una storia sfortunata, scuotiamo la testa e diciamo: "Poverino, che sfortuna". Ma la sfortuna c'entra poco: la differenza tra chi va avanti senza troppi danni e chi si trova in difficoltà è spesso una questione di scelte.
Il rischio non è più un'ipotesi lontana
Prendiamo i cambiamenti climatici. Lo sapevi che nel 2023 in Italia ci sono stati 378 eventi climatici estremi? Più di uno al giorno. Grandinate, trombe d’aria, alluvioni. Non sono più scene da film catastrofici, ma la realtà di tutti i giorni.
Eppure, solo il 6% delle case in Italia è assicurato contro questi eventi. Il restante 94% delle persone, di fronte a un danno grave, deve affrontarlo da solo. Tu in quale percentuale sei?
Immagina di dover ricostruire parte della tua casa da un giorno all'altro. Preferiresti ritrovarti con un conto da migliaia di euro da pagare o sapere che hai già una copertura pronta ad aiutarti?
E se il problema fossi tu?
Proteggere la casa è importante. Ma il bene più prezioso sei tu.
Cosa accadrebbe se da un giorno all’altro non potessi più lavorare? Se improvvisamente il tuo reddito si azzerasse?
Chi pagherebbe il mutuo o le spese fisse della tua famiglia?
I tuoi figli riuscirebbero a terminare gli studi?
I tuoi progetti per il futuro rimarrebbero realizzabili o dovresti rinunciare a tutto?
La verità è che tutti crediamo di essere invincibili. Ma la realtà ci dimostra che non lo siamo. Ignorare questo rischio non lo fa scomparire.
Viviamo più a lungo, ma a quale prezzo?
Oggi in Italia, il 24% della popolazione ha più di 65 anni. Nel 2050 saranno il 35%. Vivere più a lungo è una grande conquista, ma chi si prenderà cura di tutta questa popolazione anziana?
Già oggi ci sono 4 milioni di anziani non autosufficienti, e molti di loro non ricevono l’assistenza pubblica a cui avrebbero diritto. Se il sistema già fatica oggi, cosa accadrà in futuro?
Aspettare e sperare di non essere tra i più sfortunati non è una strategia.
Proteggersi non costa, ma riparare i danni sì
Ogni volta che qualcuno pensa a un’assicurazione, dice: "Sì, ma costa troppo".
La domanda che dovresti porti non è "Quanto costa proteggermi?", ma "Quanto mi costerebbe non farlo?".
Immagina di avere un problema di salute che ti impedisce di lavorare per mesi. O di ritrovarti con la tua casa danneggiata dopo una tempesta. In quel momento, quanto pagheresti per tornare indietro e aver preso una copertura prima?
Molto più di quanto ti sarebbe costata una protezione adeguata.
La protezione è un atto d’amore
Non si tratta solo di numeri e polizze. Si tratta di scelte che determinano la tranquillità tua e della tua famiglia.
Proteggere è la voce del verbo amare.
Parla con il tuo consulente finanziario, informati, prendi decisioni consapevoli. Perché il rischio più grande non è quello che potrebbe accadere.
Il rischio più grande è pensare che a te non accadrà mai.